Sebbene prove scientifiche certe già dal 2017 lo dimostrino a chiare lettere, urge ribadire, rendere noto a quanti più possibili, fare diventare una certezza diffusa il fatto che una persona sieropositiva in terapia duratura per HIV non può trasmettere, in nessun modo e con nessuna pratica, il virus ad altri. Anche se non usasse il preservativo.
Precisamente le persone con HIV “NON RILEVABILE”, cioè che hanno una quantità di virus nel sangue così bassa da non poter essere rilevata dai test comunemente impiegati non può trasmettere l’infezione ai loro partner sessuali, cioè NON E’ CONTAGIOSO.
Lo studio PARTNER
La probabilità che una persona con HIV con una carica virale non rilevabile trasmetta il virus al proprio partner sessuale è scientificamente equivalente a zero. Ad affermarlo sono gli studi presentati alla 22 ° Conferenza Internazionale sull’AIDS (AIDS 2018) tenutasi ad Amsterdam.
Durante questa conferenza sono stati presentati i risultati dello studio PARTNER. Durante questo studio sono state reclutate coppie sierodiscordanti, ovvero con un partner positivo (non rilevabile ed in terapia) ed un partner negativo. Per la precisione parliamo di 972 coppie gay e 516 coppie etero. Queste coppie hanno fatto sesso senza preservativo e, nel corso di circa 77.000 rapporti sessuali non protetto da condom, non c’è stato un solo contagio.
Lo stigma verso le persone sieropositive
Basterebbe questa notizia per alleviare decenni di stigma contro le persone sieropositive, ma purtroppo è ancora poco conosciuta, o se conosciuta sembra negata dai più.
Le persone positive in terapia non sono infettive. E’ un dato di fatto scientifico ed è dimostrato da studi scientifici scrupolosi.
Lo stigma, però, non sembra intenzionato a calare ed è compito delle associazioni e degli organi politici informare i cittadini su questa rivoluzione nella lotta contro l’AIDS. Ma anche di ogni operatore sanitario, cittadino o amico di persone sieropositive, deve sentire come un proprio compito aiutare, finalmente ad abbattere lo stigma che per decenni ha mortificato persone colpite da questo virus preso facendo, l’amore, come chiunque altro, al di là dei moralismi.
Oggi possiamo dire che chi si cura è sano, integro come chi non è stato sfiorato dal virus, che chi fa il test è una persona responsabile che costruisce un clima più sereno intorno alla sessualità umana, e naturalmente che va usato comunque il preservativo perchè ci sono altre malattie sessualmente trasmissibili meno complicate ma comunque pericolose.
E noi? Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per abbattere lo stigma? Informarci ed informare. Come iniziare? Un buon modo sarebbe cliccare “codividi” a questo post.